Il massaggio tradizionale thailandese viene denominato “nuad phaen borarn” in lingua thai e significa letteralmente toccare per guarire (nuad) e antico/degno di riverenza (borarn). È normalmente eseguito a terra, dove colui che lo riceve e colui che lo dà indossano abiti confortevoli; ha una durata media di 2 ore e mezza.
Chiamato anche “yoga passivo”, ha alle spalle oltre 1000 anni di tradizione e, a seconda dell’intensità delle pressioni eseguite dell’operatore può essere rilassante o energizzante.
“Il contatto”, nella pratica del massaggio thailandese tradizionale, non prevede l’aggiunta di alcun olio, ma si affida esclusivamente a pressioni di dita, palmi, gomiti, ginocchia e piedi.
Si narra che il Thai massage sia nato grazie alla volontà del medico personale del Buddha, Dr Jivaka Kumar Bhacca: nell’accompagnare il Maestro nei suoi lunghi viaggi, infatti, raccolse sul suo cammino le influenze dei paesi visitati, mettendo insieme quelle che riteneva essere le migliori tecniche di benessere.
Per questa ragione il Thai massage raggruppa in sé insegnamenti e pratiche di molte discipline orientali: ad esempio posture dello yoga, che vengono indotte a chi riceve il massaggio in modo involontario nel cosiddetto “Yoga Passivo”, insegnamenti della medicina ayurvedica, ma anche di quella tradizionale cinese e thailandese.
Il secondo livello ha la stessa durata del primo, vengono insegnate le posture più profonde del thai massage con un approccio alla persona di maggiore contatto, stile del Nord secondo il metodo del vecchio Ospedale di Chiang Mai.
Le posture yoga e la coordinazione della respirazione nel secondo livello sono il fulcro del lavoro: gesti amorevoli infusi di sapienza spirituale orientale, riattivare l’armonia e l’equilibrio dell’Energia Vitale nel corpo, nella mente e nello spirito.
Ogni precisa manovra ha il potere di risvegliare l’intelligenza di autoguarigione del corpo e dello spirito. Si sfrutta il movimento per comunicare con il nostro Profondo, i muscoli, le articolazioni sono “movimento” armonico, sincronizzato, cooperativo ed equilibrio costante tra muscoli agonisti e antagonisti e sinergici sotto il costante controllo della nostra mente conscia ed inconscia.
“Ogni punto nel corpo è collegato a un determinato organo”
Chi riceve questo massaggio intraprende un intenso e benefico viaggio dove passato e presente di fondono nel punto di congiunzione tra il proprio corpo e la mente.
La trainer Katia Secundo vi aspetta a partire dal 28 gennaio per scoprire insieme tutti i segreti del Thai Massage 2