Pubblicato il: Agosto52021

Inglese: la lingua fondamentale nel luxury sector e non solo!

Dall’etica al benessere, dalla pelle al make-up: fino ad ora nei blog di approfondimento con i trainer Apulia ci siamo dedicati in particolare alla scoperta del mondo del Beauty & Wellness. 

Ma il corso di Estetica Triennale prepara le nostre ragazze ad affrontare il mondo del lavoro, a calarsi con competenza ed ambizione nel loro futuro. Ed è per questo motivo che tra gli insegnamenti è presente quello della lingua inglese, con particolare interesse nei confronti del settore specifico nel quale verrà utilizzata.

A svelare qualcosa in più circa l’associazione tra questi due mondi, quello dell’estetica e quello della lingua inglese, è il trainer Nazario Brescia.

Imparare la lingua inglese significa potersi interfacciare con una fetta di clientela più ampia e variegata. Nelle lezioni del corso di Estetica Triennale si dà più importanza ad un lessico specifico utile nel mondo del lavoro e in particolare nel settore del Beauty & Wellness?

Il moderno mercato del lavoro e dei servizi, complice la globalizzazione e l’immediatezza delle comunicazioni, richiede un grado sempre più elevato di competenze e versatilità. Questo vale, in maniera quanto mai evidente, con riferimento alla lingua inglese: quella che un tempo poteva rappresentare una “extra skill” (una competenza in più, appunto) nel bagaglio di esperienza del lavoratore, oggi costituisce presupposto indefettibile ed essenziale per i professionisti impegnati in qualsiasi settore.

Da questa considerazione si comprende perché, dopo un approccio iniziale volto al rinforzo delle cognizioni di base già possedute dalle ragazze, nelle lezioni del corso di Estetica Triennale si dà spazio sempre crescente al linguaggio tecnico e specifico, di settore, utile a garantire quel margine di comunicabilità e professionalità oggi imprescindibile nell’esercizio delle professioni afferenti al mondo del Beauty & Wellness. Queste, infatti, specie ove orientate al luxury sector, garantiscono un costante confronto con clienti provenienti da qualsiasi parte del mondo, ma spesso accomunati da un presupposto comune: l’uso dell’attuale lingua passe-partout a livello globale, la lingua Inglese.

In un territorio disseminato da masserie e con un turismo che risulta di anno in anno in crescita, quanta importanza viene data alla conoscenza della lingua inglese in un colloquio di lavoro in Spa così come in centri benessere o estetici?

Stante quanto appena detto, risulta facile capire come la conoscenza della lingua inglese rivesta oggi presupposto quasi essenziale, più che di semplice importanza, a livello selettivo e di scelta del personale in queste realtà: questo discorso incide in modo sempre più determinante se si prende in considerazione l’evoluzione in corso nel settore dell’ospitalità e del benessere in Puglia. Le splendide masserie fortificate e le suggestive SPA realizzate in scenari mozzafiato, in grotte carsiche o a strapiombo sul mare, orientano naturalmente la propria offerta rivolgendosi a target di clientela di natura frequentemente internazionale e con margini di spesa (e di aspettativa) molto elevati. La capacità di interfacciarsi correttamente e di “coccolare” professionalmente questa fascia di utenza rappresenta oggi, e rappresenterà sempre più in futuro, criterio determinante di scelta per chi desideri operare in questi contesti.

Appurato che quella della lingua inglese è imprescindibile, cosa può contribuire a perfezionare le proprie skills?

Gli stimoli cui siamo quotidianamente esposti fanno si che esistano più metodologie valide per perfezionare le proprie skills in questo settore. Leggere e informarsi su tematiche specifiche in lingua rappresenta una prima arma per ampliare il proprio lessico e le proprie cognizioni. Del pari, ascoltare professionisti stranieri parlare di tematiche affini e comprenderne gli usi e le modalità espressive, rappresenta un altro mezzo di specializzazione. Ritengo, in ogni caso, che la “palestra” più efficace ed effettiva per migliorare le proprie capacità comunicative sia, per l’appunto, quella della comunicazione simultanea legata all’esperienza sul campo. Attenzione però! Meglio non arrivare impreparati a questo appuntamento. Il rischio è quello di incorrere nel panico che attanaglia spesso coloro i quali non siano abituati all’uso di una lingua diversa dalla propria. Esercitarsi utilizzando il lessico appropriato, calarsi con costanza nelle situazioni pratiche e analizzarne anche gli aspetti secondari e di routine, ricorrendo frequentemente a sessioni di simulazione con i propri colleghi, può rappresentare un ottimo metodo.